
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario di Radicali Lucani:
Mentre restiamo in trepida attesa del disvelamento dei dati rilevati dall’Agenzia regionale per l’Ambiente in occasione dell’incidente verificatosi presso il centro Oli di Viggiano il 28 settembre c. a., continuiamo a chiederci il perché delle “contestazioni” da parte dell’Eni.
L’unica certezza che abbiamo è che a 15 anni dalla firma del “protocollo d’intenti” tra l’Ente nazionale idrocarburi e la Regione Basilicata, l’Osservatorio Ambientale sembra essere una succursale dell’area 51 e i monitoraggi continuano ad essere inadeguati e soprattutto continuano ad essere trattati come materiale top secret. Assunto che né presso la sede dell’Osservatorio, né presso il Centro oli sono custodite navicelle spaziali o il corpo di un qualche marziano, ripeto: Basta omertà!!! I monitoraggi ambientali non sono cosa vostra. Questo vale per l’Arpab, per il Dipartimento ambiente, per “l’Area 51” e per il comune di Viggiano.
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18315
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 29 ottobre 2012, seduta n.710
ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
nella giornata di martedì 16 ottobre 2012 si è verificata l'ennesima «anomalia» presso il centro oli Eni di Viggiano, mentre permane l'inquinamento del lago del Pertusillo, come emerge ancora una volta da analisi condotte da associazioni ambientaliste;
in una conversazione di Maurizio Bolognetti, membro della direzione di Radicali italiani, con il direttore dell'Arpab Raffaele Vita, pubblicata sul sito radicali.it, Vita illustra la strategia intrapresa dall'Agenzia regionale per l'ambiente per migliorare il monitoraggio di tutte le matrici ambientali in Val d'Agri e in tutta la Basilicata;
nel corso della conversazione il direttore dell'ARPAB, sul monitoraggio matrice ambientale aria, afferma: «Io non posso fare un centro di monitoraggio in tre ore... io ho avviato per la prima volta nella terra di lucania il rilevamento della qualità dell'aria da circa un mese...»;
e sulle «contestazioni» dell'Eni, lo stesso dichiara: «L'Eni ce li contesta, noi li rimettiamo a posto... è chiaro che un'azienda appena noi gli contestiamo un superamento ci dice che la centralina non rileva bene...»;
si fa presente che le centraline in oggetto sono state consegnate dall'Eni e che da mesi avevano detto che non pubblicavano ancora i dati perché stavano perfezionando il tutto;
inoltre, al momento il sito dell'Arpab risulta inaccessibile, perché sottoposto ad attacco informatico secondo quanto sostiene il direttore dell'Agenzia;
un «memorandum» siglato il 24 aprile 2011 tra regione Basilicata e Governo nazionale eleva a circa 175.000 barili/giorno la quantità di petrolio da estrarre all'interno dei 2.100 chilometri quadrati di territorio oggetto di concessioni rilasciate negli ultimi 30 anni -:
di quali informazioni disponga il Governo in merito ai fatti riferiti in premessa;
cosa contesti l'ENI ad Arpa Basilicata;
quali iniziative, si intendano intraprendere per assicurare correttezza nell'esecuzione dei monitoraggi ambientali, anche a fronte del previsto incremento dell'attività estrattiva, e piena trasparenza delle informazioni ambientali ex convenzione di Aarus.
Approfondimenti
Cosa osserva l'Osservatorio Ambientale - Parte I [2]
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