Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, è così intervenuto al Comitato nazionale di Radicali italiani in corso a Roma fino a domani:
"Oggi i Capipartito della Sinistra Italiana (C.S.I.) firmano il loro Manifesto - che certamente passerà alla Storia - dalla cui firma dipenderebbe l'appartenenza alla coalizione elettorale. Noi Radicali dobbiamo constatare una cosa semplice: i CSI hanno ritenuto, come previsto, di escludere preventivamente il movimento radicale dal perimetro della loro coalizione, senza dibattito e senza che ai loro iscritti sia dato modo di conoscerne le motivazioni politiche. La stessa cosa accade a livello locale, ad esempio in Lombardia, dove il Partito democratico, che in più occasioni contribuì a salvare Formigoni e il Consiglio regionale abusivo, si preoccupa di tenerci fuori dalle tardive iniziative propagandistiche per far dimettere colui con il quale per tanti anni ha così bene convissuto, a Milano come al Meeting di Comunione e Lottizzazione.
Come Radicali dobbiamo prepararci ad essere presenti alle prossime elezioni -sia nazionali, che in Lombardia e nel Lazio- con liste autonome che, insieme a un nuovo pacchetto referendario, rappresentino l'alternativa liberale, democratica e nonviolenta sia alla partitocrazia di ogni colore, sia alle scorciatoie tecnocratiche e populiste. Le liste radicali potranno essere liste di denuncia delle condizioni di illegalità dello Stato italiano, in particolare della giustizia e delle elezioni stesse, nonché dei suoi massimi responsabili."
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