
Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale e Alessandro Massari, Direzione Nazionale di Radicali Italiani:
Gli effetti della crisi globale hanno indotto Confindustria a rinunciare agli aiuti di Stato “in cambio” di un’imposizione fiscale sostenibile.
Lo ha dichiarato Squinzi:"Dateci minor carico fiscale, stiamo morendo di fisco. Siamo disponibili a rinunciare a tutti gli incentivi in cambio di una riduzione della pressione fiscale a carico di imprese e famiglie"
Lo spread tra le aliquote italiane e quelle dell’area Euro parla chiaro e le richieste sono condivisibili: non più sovvenzioni a pochi, ma sgravi fiscali per tutti. L’eccezionalità della dichiarazione emerge più chiaramente se la si compara con quelle di segno opposto di Marchionne, che, rivolgendosi al Ministro Passera ha spiegato perché la Fiat produca in Brasile:<<il Governo brasiliano è particolarmente attento alle problematiche dell'industria auto. Sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali».
Eppure, secondo la Ragioneria generale dello Stato, lo Stato l’anno scorso ha versato alle aziende 42 miliardi: un quarto dei contributi ha sostenuto i settori aeronautico e navale (Alitalia e Fincantieri). All’automobile, in particolare alla Fiat,è andato il 6,4 per cento (2,7 miliardi). Per la ricerca sono stati stanziati appena 1,8 miliardi.
Superare il passato per ridistribuire equamente le risorse, competere tutti partendo da uguali condizioni per far emergere il merito aiuterà il Paese a ripartire, perché la contrazione della produzione e il numero impressionante di imprese e lavoratori travolti dalla crisi ne hanno assoluto bisogno.
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