
Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente dove è avvenuta, in congiunta con la Commissione attività produttive, la discussione generale sul decreto legge “per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto” e sull’audizione di Ministri Clini e Passera, ha dichiarato:
“Il decreto del Governo è assolutamente inadeguato all’emergenza ambientale di Taranto”, perché “solo un terzo delle risorse stanziate è destinato a bonifiche del territorio, peraltro senza neppure un euro per la messa in sicurezza della falda acquifera di Taranto, mentre ben due terzi degli stanziamenti vanno invece a opere infrastrutturali portuali”.
“Nulla si chiede – ha continuato Zamparutti – a chi in questi anni ha inquinato la città, a partire da ILVA per non parlare dell’ENI, mentre si vanno a prendere risorse dal fondo per il dissesto idrogeologico.” Secondo la Deputata Radicale “è sbagliato poi ricorrere all’ennesimo Commissario straordinario che, come gli altri 150 degli ultimi 15 anni, opererà in deroga a ogni disposizione di legge peraltro proprio laddove della legge si è fatto scempio”.
“Mentre possiamo dire che c’è un giudice a Taranto – ha concluso Elisabetta Zamparutti – non posso dire che ci sia un politico a Roma capace di opporsi al ricatto occupazionale che punta a mantenere una fabbrica obsoleta, non solo inutile, ma anche dannosa”.