Nel corso di un intervento in diretta a Radio Radicale Marco Pannella ha parlato di attentato quasi senza precedenti, fatto istintivamente dal nostro Presidente della Repubblica. Un attentato fatto non scientificamente ma - appunto - istintivamente. Un attentato riuscito, quotidiano.
Pannella è intervenuto commentando il colloquio [2] del Presidente Napolitano con il quotidiano L'Unità.
Pannella ha ribadito che le sue dichiarazioni non hanno nulla a che vedere con altre affermazioni dirette a Napolitano, quelle che il Capo dello Stato chiamò 'miserrime accuse'. "Spero che mi sarà dato atto di questo. Io rispetto il Presidente, ma ho ormai la certezza che c'è un attentato riuscito, quotidiano, alla Costituzione, in base a sue analisi che ritengo sbagliate e gravissime, come precedenti, perché può far precipitare l’Italia lontano – ancora più di quanto non sia già accaduto – nel baratro anticostituzionale, antidemocratico, anti-Diritti Umani/Stato di Diritto", ha detto Pannella.
"Voglio tradurre, da nonviolento, questa mia convinzione, della quale ad ogni livello intendo rispondere: c'è l'obbligo da parte mia di denunciare [3] anche e soprattutto a livello giudiziario [3], in ogni sede concepibile, questo comportamento. Dovrò operare, nel quadro delle decisioni assunte dal nostro movimento [3], per questo obbligo, per non esser considerato colpevole di un reato omissivo, uno dei reati più gravi in una democrazia", ha concluso Pannella.
Leggi su Facebook la trascrizione completa dell'intervento di Marco Pannella » [4]
Il Primo Piano Stato di Diritto: iniziative di denuncia Radicale contro lo scempio di legalità. [3]
