
ILVA/Taranto–Turco, Bolognetti: serve un piano di investimenti per la disoccupazione industriale strutturale, la formazione professionale (seria), la promozione e il rilancio piccolo-medio industriale dell’area jonico salentina in una prospettiva agro-turistico-artigianale
Dichiarazione dell’On. Maurizio Turco, deputato radicale e Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale di Radicali Italiani:
Crediamo (non da oggi) che la questione dell’ILVA dovrebbe essere affrontata in un’ottica completamente inversa a quella che si è prospettata sinora e cioè di apertura forzata.
(Lasciamo pur perdere l’errore strategico fatto dalla classe dirigente tarantina negli anni ’60 che per consolidare il proprio potere ricorse alla deturpazione del territorio e ipotecò la possibilità di investimenti per una agricoltura, un turismo e un artigianato di qualità a favore di un unico luogo in cui concentrare decine di migliaia di persone e contemporaneamente partecipare alla spartizione dell’indotto. Lasciamo perdere, ma è la storia di Taranto e della quasi totalità della sua classe dirigente. Che ha portato alle odierne conseguenze.)
Servirebbe un piano di disoccupazione industriale strutturale che tenga conto dell’esistente - dalla famiglia Riva all’ultimo dipendente part time dell’ultima società dell’indotto – e quindi investire non già nell’apertura forzata dell’ILVA ma nella sua chiusura.
Investire in un piano di formazione professionale vero (volto cioè allo sbocco professionale non dei formatori ma dei formandi) e rispondente ad un piano straordinario per la promozione e il rilancio dell’area jonico salentina in una prospettiva agro-turistico-artigianale. A cominciare dai miliardi di ore/lavoro necessari alla bonifica del territorio.
L’alternativa è la decomposizione fisica, e non solo figurata e morale, della città con i suoi abitanti.”
© 2012 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati