Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai
“Ieri sul quotidiano l’Unità è apparso un “ritratto a me dedicato, a firma T.JOP. Al di là del tono bonario e divertente di questo articolo, anzi ringraziando per l’attenzione, in esso vi sono gravi imprecisioni ma anche almeno tre elementi di falsità totale sui miei comportamenti parlamentari, falsità che sono in grado di dimostrare documentalmente. Mi riferisco a tre questioni: vengo definito promotore del bavaglio ai talk show (cosa peraltro contenuta in un articolo del giorno prima, a firma di una giornalista del quotidiano che sarà chiamata a risponderne), cosa falsa non solo per la letteralità del testo approvato in Commissione, ma soprattutto smentita in una lettera formale di cui sono in possesso firmata dal Capogruppo PD della Commissione parlamentare di Vigilanza Fabrizio Morri all’Autorità per le Garanzie nelle Comuinicazioni del 9 marzo 2010, in cui egli riguardo quel testo sostiene esattamente e letteralmente il contrario. Naturalmente provvederò a renderla pubblica nei prossimi giorni.
In secondo luogo, mai io ho votato per la Presidenza della Commissione di Vigilanza di Riccardo Villari, come facilmente è desumibile consultando i documenti parlamentari di quei giorni, altra cosa che provvederemo a rendere pubblica.
In terzo luogo, per quanto riguarda il voto sul mancato accorpamento dei referendum, anche in questo caso il mio voto fu determinante almeno quanto l’assenza quel giorno di 10 deputati del Partito democratico, tra cui l’on. Piero Fassino. Anche qui basta consultare i registi parlamentari per scoprirlo.
Darò mandato ai miei legali per la presentazione di una querela con richiesta di risarcimento del danno, soprattutto se l’Unità non provvederà a fare una immediata e completa rettifica delle falsità in esso contenute a danno dell’immagine mia e dei radicali.”
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