
Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale e Tesoriere di Nessuno tocchi Caino è intervenuta oggi in Parlamento per chiedere che il Ministro della Giustizia riferisca urgentemente in Aula sulle condizioni del carcere di Lecce, dopo la morte in ospedale, tra la notte di sabato e domenica scorsa, di Popo Virgil Cristria, un rumeno di 38 anni detenuto nel carcere salentino, a seguito di uno sciopero della fame di 50 giorni.
L’intervento in Aula della deputata Radicale è stato dettato, oltre che dall’ennesimo caso di “morte per carcere”, dall’ancora più preoccupante dichiarazione del direttore di Lecce Giuseppe Renna, secondo il quale “in molti sono nelle stesse condizioni del detenuto rumeno”, dato che “altri 30 o forse 40 sono in sciopero della fame”.
“Considero queste parole di estrema gravità - ha detto la deputata Radicale - e per questo chiedo che il Ministro della Giustizia riferisca urgentemente in quest’aula sulla situazione del carcere di Lecce.” Sulla morte di Popo Virgil Cristria, i deputati radicali, prima firmataria Rita Bernardini, hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro della Giustizia, nella quale chiedono “se il Ministro abbia disposto una specifica indagine sul decesso del detenuto; se al detenuto sia stata assicurata tutta l'assistenza possibile, oltre che umana, competente per le sue condizioni fisiche e mentali; se il ricovero in ospedale avrebbe potuto effettuarsi prima che le condizioni di Popo Virgil Cristria peggiorassero in modo fatale come è avvenuto; se, infine, il Ministro non ritenga urgente avviare un’indagine sui decessi che avvengono tra i detenuti delle carceri italiane, inclusi i suicidi, per verificarne le cause reali e scongiurarne di nuovi.”
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