
Pubblichiamo il comunicato stampa della UIL Penitenziari con il quale viene annunciata l'adesione alla II Marcia per l'Amnistia, la giustizia e la libertà del 25 aprile. [2]
Perché la UIL Penitenziari parteciperà alla marcia del 25 aprile
"Parteciperemo perché dobbiamo uscire dallo steccato corporativo, che nel passato ha alimentato l’isolamento del mondo penitenziario. Ci metteremo in moto per essere in sintonia con la società che chiede diritti, non avendo paura di contaminarci …"
Questo è uno dei passaggi del videomessaggio che il Segretario Generale della UIL Penitenziari, Eugenio SARNO, ha pubblicato sul sito www.polpenuil.it [3] e postato sulla sua pagina di FB per spiegare le ragioni dell’adesione e della partecipazione della UIL Penitenziari alla marcia organizzata dal Partito Radicale Italiano, che partirà dal Lungotevere all’altezza del carcere romano di Regina Coeli.
“ Noi partecipiamo per alimentare l’informazione sulle criticità che si abbattono sul sistema penitenziario che riguarda tanto i detenuti quanto il personale penitenziario, polizia penitenziaria in testa. Parteciperemo per dire con chiarezza che occorre ancora intervenire per via legislativa per risolvere i tanti problemi che ancora avvolgono il mondo carcerario. Noi partecipiamo – ha detto SARNO – per dire che la foglia di fico della politica dello svuota-carceri (che non ha svuotato nulla) non basta e che occorre trovare altri rimedi. Noi che di carcere abbiamo conoscenza e competenza avevamo individuato in 1500 i destinatari delle norma varate, ne hanno beneficiato in 1400… che non sono certo gli 8000 annunciati. Per questo occorrono soluzioni strutturali rispetto al momento sanzionatorio, ma occorre soprattutto mettere mano alla riforma della giustizia”.
Il Segretario Generale della UIL Penitenziari ha anche ricordato che dal 1 gennaio 2012 ad oggi sono 16 i detenuti suicidatisi in cella, 65 i detenuti salvati in extremis da tentati suicidi, 98 gli agenti penitenziari aggrediti e feriti da detenuti e circa 1000 gli atti di autolesionismo grave posti in essere dai detenuti.
“ Noi marceremo per ridare piena attualità a quella prepotente urgenza richiamata dal Presidente della Repubblica – ha sottolineato Eugenio SARNO – ma marceremo anche per rendere noti tutti i nostri dubbi rispetto all’azione amministrativa del DAP che ha inteso accelerare su alcune aperture di nuove strutture (Rieti, Avellino, Velletri, Piacenza, ecc.), aggravando i carichi di lavoro della polizia penitenziaria quando sarebbe stato opportuno spostare di qualche settimana queste aperture. A fine giugno, infatti, ci sarà da assegnare circa 850 neo agenti di polizia penitenziaria ed avremmo avuto il tempo di pianificare e condividere un piano di assegnazioni cui abbinare un piano di mobilità ordinaria in modo da garantire i diritti di quel personale che ne ha fatto richiesta e che da tempo aspetta l’occasione di vedere soddisfatte le proprie aspirazioni. Noi dobbiamo partecipare, abbiamo ragione per partecipare, abbiamo diritto a partecipare – ha concluso il leader della UIL Penitenziari – perché attraverso i canali della comunicazione dobbiamo ricordare alla stampa, alla società ,alla politica che c’è un grave problema, una prepotente urgenza, che attraversa il sistema penitenziario. Noi manifesteremo e marceremo per rivendicare dignità della detenzione ma dignità del lavoro; per chiedere civiltà della detenzione ma civiltà del lavoro; diritti per i detenuti ma diritti per il personale”
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