
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha nuovamente richiamato la Rai per non aver fornito agli italiani adeguata informazione e approfondimento sul tema delle condizioni carcerarie e della giustizia.
È la quarta volta in meno di un anno che la condotta della Rai viene censurata per gli stessi motivi dall'Agcom: la prima volta il 20 luglio 2011, la seconda il 29 dicembre 2011, la terza il 21 febbraio 2012.
Alla Concessionaria di servizio pubblico viene contestata l'inottemperanza all'obbligo di informare rispetto a un tema definito dall'Autorità di “rilevante interesse politico e sociale”.
In particolare l'Agcom chiede alla Rai di “incrementare nei telegiornali e nei programmi di approfondimento l'informazione relativa alle iniziative intraprese dai Radicali e dal loro leader Marco Pannella”, anche alla luce dell'imminente II Marcia per l'Amnistia del 25 aprile.
Nel provvedimento notificato alla Rai, l'Agcom sottolinea l'importanza che il tema venga trattato nei programmi di approfondimento, che “costituiscono la sede più idonea per l’esposizione di iniziative che richiedono un adeguato tempo di trattazione all’esiguità del tempo che contraddistingue le notizie sui telegiornali”.
Non dei programmi di approfondimento qualsiasi, bensì quelli che “per congrua durata e orario di programmazione, risultano maggiormente idonei a concorrere adeguatamente alla formazione di un'opinione pubblica consapevole”.
Programmi di grande ascolto come Ballarò e Che tempo che fa, ad esempio, non hanno mai trattato il tema, oltre a non aver mai avuto ospiti esponenti Radicali.
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