
Caro Vito, caro Presidente,
per rispondere e corrispondere alla tua bella lettera e ai suoi contenuti - anche di stima e di affetto - sospendo lo sciopero della fame.
Caro Vito, quella “prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile” che tu condividi, prende corpo soprattutto nella questione giustizia, in quella che è la bancarotta della giustizia di cui il carcere è il putrido percolato che assume i connotati di “un consistente e allarmate nucleo di nuova shoah”.
Questo Paese, il nostro, il mio, il tuo paese, è ormai rispetto alle convenzioni internazionali e al dettato costituzionale un delinquente abituale e professionale.
Ed è per questo che con Marco Pannella diciamo che “occorre interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione”.
Grazie davvero per la tua attenzione e per aver voluto alimentare un dialogo che spero possa proseguire.
Un abbraccio
Maurizio Bolognetti
Approfondimenti
Lettera Presidente De Filippo [2]
Basilicatanet, 6 aprile 2012 [3]
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