
Tribune Rai in prima serata perché i cittadini possano confrontare i diversi modelli.
Sulla legge elettorale ancora una volta i cosiddetti “partiti maggiori” si muovono seguendo il modello “cosa nostra”, pensando che sia questione riservata alle loro segreterie e ai baratti di regime.
Se la linea Berlusconi è chiara da tempo (“dipenderà dalla scelta di alleanza che farà Casini”), il Partito Democratico si appresta a rinnegare formalmente il collegio uninominale a doppio turno, che mette al centro la persona, in favore di una restaurazione proporzionale che “punta sui partiti”, per dirla alla D’Alema.
Anziché rincorrere la condivisione di sempre più improbabili sistemi elettorali basati sulle convenienze di ciascun clan, si arrivi ad una contrapposizione tra modelli alternativi.
Non è pensabile continuare a tenere fuori dal dibattitto i cittadini in nome dei quali si vuole cambiare il Porcellum. Negli anni passati gli italiani si sono espressi sulla materia elettorale in tre diverse tornate referendarie, firmando in milioni per altri referendum poi bloccati dalla Corte costituzionale.
Avanzo come proposta ciò che in realtà sarebbe obbligo di servizio pubblico: la Rai organizzi delle tribune in prima serata dove far confrontare i diversi modelli di legge elettorale, permettendo ai cittadini di giudicarli.
Senza coinvolgere il Paese non potremo che ritrovarci un nuovo monstrum partitocratico.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani.
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