
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario di Radicali Lucani
Sulla gestione del ciclo dei rifiuti occorre una rapida inversione di rotta basata sulla strategia delle “5 R”: Riduzione, Riuso, Riparazione, Riciclo, Ricerca. Si tratta di scegliere: da un lato la legalità che vive nel rispetto delle direttive dell’Unione e delle leggi della Repubblica; dall’altro gli affari più o meno leciti, più o meno illeciti, che arricchiscono pochi e inquinano molti.
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro per le Infrastrutture
Premesso che:
secondo quanto riferito dal quotidiano “La gazzetta del Mezzogiorno” del 21 gennaio 2012, nel rapporto annuale del piano d’azione per il raggiungimento degli obiettivi di servizio (Raos 3) per l’anno 2011, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata, il n. 2 del 16/1/2012, rispuntano due termovalorizzatori, uno per provincia con risorse iniziali provenienti dal Po Fesr 2007-2013. Gli stessi previsti in un Bur precedente, il n. 16 del 2010, e ripresentati tal quale, dopo due anni, nel secondo Bur del 2012;
l’importo previsto è pari a 4,5 milioni di euro destinati alla “valorizzazione dei sovvalli e frazioni ad alto potere calorifico con impianti per la produzione di Cdr-Q”. Sembrerebbero due inceneritori composti sia di una fornace che di un impianto di compostaggio grigio per la produzione del combustibile da rifiuti, il Cdr-Q;
tuttavia, il volume dei rifiuti lucani, pur pensando di non recuperare l’umido, ma di destinarlo con l’indifferenziato all’incenerimento (il che significa circa il 70 per cento di poco più di 220 mila tonnellate annue di rsu lucani), è tale che non può giustificare i costi neppure di un inceneritore;
nell’articolo si legge che per la provincia di Potenza, ci sarebbe già la proposta di una sede, a Lauria, mentre per il materano non ce n’è ancora una specifica e per la provincia di Matera ci si è avvalsi della consulenza della società Sogesid. La stessa società a partecipazione pubblica (ministeri dell’Ambiente e delle infrastrutture), ma con una presenza di privati, come l’Acea di Francesco Gaetano Caltagirone, che ha vinto un recente appalto di 4 milioni di euro per una bonifica parziale della Valbasento;
la Provincia di Matera, che tra l’altro, dovrebbe a breve presentare il Piano rifiuti definitivo, emendato con le osservazioni di sindaci e associazioni, per voce del vicepresidente, Giovanni Bonelli, afferma di non saperne nulla e comunque di non voler alcun inceneritore;
si chiede di sapere se quanto riferito in premessa corrisponda al vero;
che tipo di consulenza stia dando la società Sogesid, in particolare per quanto attiene a futuri inceneritori nella provincia di Matera.
On.Elisabetta Zamparutti
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