
“Non basteranno i tribunali specializzati per le imprese o l’informatizzazione dei servizi a risolvere il problema centrale del collasso della giustizia italiana: l’abnorme numero dei processi pendenti” - lo ha detto oggi, intervenendo durante i lavori del Comitato nazionale di Radicali Italiani, il Segretario Mario Staderini, facendo riferimento alle misure annunciate dal Ministro Severino.
Come il Ministro, riteniamo che una giustizia tardiva sia in realtà una giustizia negata ma, pur apprezzando la sua attenzione per i tanti detenuti in attesa di giudizio, sappiamo che il sistema giudiziario non potrà mai ripartire senza un drastico taglio agli attuali 11 milioni di processi pendenti. Questo è il senso e la forza della nostra proposta di amnistia, l’unica soluzione concreta per rispondere con tempestitività a una tale urgenza istituzionale. Altre proposte, efficaci nell’immediato, nessuno le ha avanzate.
Staderini , riferendosi all’intervista sul tema giustizia di Pierferdinando Casini, ha poi aggiunto: “La riforma della giustizia non può essere ridotta a uno strumento di conciliazione, o di baratto, del presunto scontro tra potere giudiziario –che peraltro è un ordine, non un potere- e potere legislativo. Si tratta, al contrario, della condizione necessaria per recuperare un minimo di Stato di diritto, anche perché senza legalità neanche le riforme economiche potranno avere successo.
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