
È l’unica riforma davvero rivoluzionaria.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani.
Bene ha fatto la Presidenza del Consiglio a precisare la sua incompetenza rispetto alle prerogative del Parlamento, cui spetta ridurre i costi di funzionamento superando sprechi e privilegi a volte odiosi.
C’è una riforma davvero rivoluzionaria, però, su cui il Governo può tranquillamente lavorare, ed è l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti.
Il beneficio sarebbe duplice: risparmiare 250 milioni di euro che ogni anno vengono incassati in maniera truffaldina e democratizzare la politica.
I partiti finanziati dallo Stato, infatti, non devono rispondere ai loro iscritti perché tanto i soldi per gli apparati sono garantiti per legge.
Se lo facesse, il Governo avrebbe dalla sua tutti quegli italiani che nel 1993 plebiscitarono il referendum radicale che abrogava il finanziamento pubblico.
Gli stessi che sono stati poi truffati dalla legge sui rimborsi elettorali, grazie alla quale dal 1994 sono stati erogati dallo Stato circa 2,5 miliardi di euro a fronte di spese effettive inferiori a 600 milioni di euro.
Sono questi i primi costi della partitocrazia da tagliare.
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