
L’avvocato del Mali alla sua prima conferenza stampa [2] da segretario del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, con Bonino e Pannella
“La mia elezione non solo dimostra la vera transnazionalità del Partito Radicale, ma testimonia che le diversità non sono un impedimento, ma una ricchezza per lo spirito della politica radicale”, ha dichiarato il neosegretario del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito Demba Traore, avvocato maliano di etnia maura, alla conferenza stampa che si è tenuta questa mattina alla Camera dei deputati, con Emma Bonino, Marco Pannella e Maurizio Turco, per presentare i risultati del 39esimo Congresso del PRNTT che si è concluso domenica scorsa.
“La fiducia che è stata riposta nella mia esperienza di militante per i diritti umani, nel mio essere musulmano praticante, è un elemento significativo: non c'è alcuna incompatibilità fra Islam e democrazia. Il fascino del PRNTT è la diversità linguistica, culturale e spirituale. Perciò rivolgo un appello a tutti a iscriversi al nostro Partito: abbiamo bisogno di tutti”.
Al Congresso del PRNTT hanno partecipato circa 700 persone provenienti da 45 paesi diversi, eminenti personalità hanno discusso di consolidamento della democrazia, rispetto della legalità e promozione dei diritti umani, ma anche di ‘primavera araba’ e della crisi finanziaria che ha investito l'economia mondiale. “Un successo – ha continuato Traore – che dimostra l’autorevolezza del nostro Partito su questi temi e il sostegno che esso continua a guadagnare in molte parti del mondo, con iniziative a cui sono fiero di prendere parte da molti anni in prima persona”.
“Non possiamo accettare un’Europa basata solo su gli assetti economici e finanziari, occorre il coraggio di ripartire dal progetto degli Stati Uniti d'Europa, da sempre perseguito dal nostro Partito, anche per quei paesi che guardano all’Europa come a una speranza e a un modello”.
Demba Traore si è poi soffermato sulla drammatica situazione delle carceri del mondo, proprio mentre arrivava notizia di un nuovo suicidio nell'istituto cagliaritano di Buon Cammino: “Per milioni di persone nel mondo la carcerazione è prolungata e ingiustificata, prima del processo.
Le condizioni di detenzione sono inumane e degradanti non solo nei paesi poveri, ma anche in quelli dell’Occidente sviluppato come Italia, al punto che molti detenuti si suicidano. Anche il Presidente della Repubblica italiana ha riconosciuto che è inaccettabile. Tutti approvano la
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, ma dove è effettivamente applicata? L'ingiustizia è insopportabile. Possiamo continuare ad accettare che cittadini come noi si trovino in queste condizioni? Io dico di no. Il nostro è un partito che lotta e continueremo a lottare per il rispetto dei diritti umani e della legalità”.
“C’è il nuovo leader di un partito ha dichiarato da parte sua Marco Pannella - che nel cuore di Roma e della cristianità, tiene a sottolineare la sua religiosità musulmana, vissuta come praticante: non è forse una notizia? Sono migliaia sul nostro territorio gli uomini di colore, “gli ultimi” tra “gli ultimi”, detenuti nelle nostre carceri in modo immondo per la flagranza criminale del nostro Stato. In Italia si sta manifestando una forza di lotta nonviolenta, in uno Stato in cui prevale ormai il tradimento delle leggi scritte, la bestemmia contro i giuramenti di fedeltà alla Costituzione. Ma vinceranno gli inermi non inerti – ha concluso il leader radicale - e non i violenti impotenti”.
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