
È surreale che il tabù dei privilegi vaticani, tra cui l'esenzione dell' Ici sulle attvità commerciali, si sia rotto all'interno del PDL mentre dai vertici della triplice di Vasto tutto tace.
Si tratta infatti, di una questione di equità fiscale oltre che di legalità, visto che l'Unione europea ha un dossier aperto su questo fronte.
Possibile che non si pensi ai lavoratori e agli imprenditori del settore turistico, alberghiero, della sanità e dell'istruzione che subiscono concorrenza sleale da chi fa le stesse attività sotto l'insegna di un ente ecclesiastico o no profit?
Il mancato introito per lo Stato a causa dell'esenzione Ici sulle attività commerciali degli ecclesiastici è stimabile, alla luce della rivalutazione del 60% degli estimi catastali, in 700 milioni di euro, che non sono propriamente bruscolini. Una cifra che, sommata al dimezzamento dell'otto per mille, alla riduzione delle spese inutili per armamenti e
all'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti è pari ai 3,8 miliardi che il Governo stima incassare dall'ICI sulla prima casa.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
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