
Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale eletta nelle liste del PD
Inizierò dalla mezzanotte di oggi uno sciopero della fame insieme ai dipendenti licenziandi della Milano ’90 che decideranno di affiancarmi. Chiederò al Presidente della Camera di essere ricevuta insieme alle loro delegazioni sindacali perché ritengo che l’istituzione, colpevole di aver messo in atto una dissennata politica partitocratica di sprechi, non possa permettersi il lusso di far finta di niente, lasciando i lavoratori per strada, tanto più che alcuni di loro prestano la loro opera al servizio dei deputati da oltre tredici anni.
La mia proposta è che a farsi carico delle loro assunzioni non sia la Camera (non vedo perché i costi debbano ricadere sui cittadini) ma i partiti autori dei folli appalti vigenti dal 1997 ad oggi ai danni delle casse dello Stato. Solo di affitti – perciò senza contare i contratti per l’erogazione dei servizi - la Camera ha erogato alla Milano ’90 (fino ad oggi, ma come vedremo la storia proseguirà) ben 378 milioni di euro, cioè oltre 700 miliardi delle vecchie lire. Con questa cifra, quanti palazzi avrebbe potuto acquistare la Camera mentre oggi non è proprietaria di niente? La storia (o “storiaccia”) prosegue: infatti, è stato rescisso solamente l’affitto di Palazzo Marini 1; per gli altri “Palazzi Marini”, Marini 2, 3 e 4, la Camera non può revocare un bel niente perché si è auto-castrata rinunciando a questa facoltà non avendola prevista nei contratti".
Video - Rita Bernardini tra i lavoratori di Milano90 a Montecitorio