
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Con il dovuto rispetto mi permetto di definire sconcertante la decisione del Tar Basilicata sulla vicenda Fenice. Mentre la Procura della Repubblica di Potenza formula gravissimi capi d’imputazione, quali il disastro ambientale, il Tar ritiene di non rilevare elementi utili a poter confermare la sia pur tardiva sospensione stabilita dalla Provincia di Potenza. Tutto questo avviene pochi giorni dopo le sconcertanti dichiarazioni rese dall’Arpa Basilicata sul monitoraggio della matrice ambientale aria nel melfese. La verità è che da tutta questa vicenda emerge come, in maniera quasi scientifica, enti preposti alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente abbiano lavorato per precostituire alibi a favore della Edf. Nessuno studio epidemiologico, dati sulla matrice acqua nascosti per 8 anni, rilievi sulla matrice ambientale aria concordati con i proprietari dell’inceneritore. Davvero difficile pensare che tutte queste omissioni non siano frutto di malafede. Gioverà ricordare che il “Principio di precauzione”, sancito dall’Europa già nel trattato di Maastricht del 1992, è stato recepito dal nostro legislatore e ne troviamo chiara traccia nell’art. 301 del D.LGS 152/06 che recita: “In applicazione del principio di precauzione del Trattato CE, in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione”.
Eppure, in letteratura scientifica è ampiamente documentata la correlazione tra inceneritori e aumento di malattie tumorali e croniche, ed è davvero improbabile che le diossine emesse dai camini di Fenice non siano entrate nella catena alimentare, anche in considerazione del fatto che l’inceneritore è ubicato in un’area ad alta vocazione agricola. Questo per non dire di tutti gli altri veleni nascosti a cittadini e amministratori per quasi un decennio.
Approfondimenti
Associazioni diffidano Asp [2]
Arpab e asp lavorano per Fenice [3] (Nuova del Sud, 10 novembre 2011)
Bolognetti: "E' sconcertante" [4] (Gazzetta del Mezzogiorno, 10 novembre 2011)
Fenice, Bolognetti: qualche riflessione dopo la sconcertante decisione del Tar [5](La Siritide, 9 novembre 2011)