
Martedì 8 Novembre si è tenuto l'incontro tra PD e Radicali, durato quasi due ore, al quale erano presenti Bersani, Franceschini, Zanda, Letta e Migliavacca per il PD e Marco Pannella, Emma Bonino, Mario Staderini, Rita Bernardini e Maurizio Turco per i Radicali.
''L'incontro è stato di per sè un successo." Parlando ai microfoni di Radio Radicale, Pannella ha affermato che ''Bersani era interessato a discutere dei prossimi 7 giorni, mentre noi eravamo più attenti sul piano strategico, del futuro, ma di questo si è parlato poco. Il discorso strategico è quello che noi vogliamo fare in comune, ma loro sono tatticamente su un orizzonte di 7 giorni.
Siamo tutti e due, loro e noi, contro le elezioni e per un governo di transizione. Noi sappiamo benissimo che alcune cose si faranno e speriamo, molto presto, di aprire un dibattio sulla strategia di fondo".
Pier Luigi Bersani ha affermato: "È stato un incontro positivo. Abbiamo ripreso la discussione di merito e come è costume con i radicali si è parlato di contenuti.
Delle questioni che stanno a cuore ai radicali, a partire da liberalizzazioni, giustizia, amnistia e temi europei. È necessario un coinvolgimento molto stretto con i loro parlamentari in questi passaggi.
C'è un'esigenza di un rapporto di dialogo più ravvicinato con una componente che ha un suo grado di autonomia e che deve partecipare alle scelte di fondo".
Del voto sul rendinconto in aula, dice Bersani, "non ne abbiamo proprio parlato" e neanche dell'autosospensione dei Radicali dal gruppo del Pd.
In merito a quale sarà l'atteggiamento dei Radicali se cadrà il governo ha poi concluso: "Pannella ha detto mille volte che non vuole le elezioni e i Radicali hanno sempre votato contro la fiducia. Mi pare che la risposta stia nei fatti".
Marco Pannella e Pier Luigi Bersani si sono poi lasciati con una stretta di mano prolungata, molto prolungata.