
L'inceneritore della Edf ha contaminato le falde sotterranee. Sotto inchiesta l'agenzia di protezione dell'ambiente: nascosata la pericolosità dell'impianto
La storia dell'inceneritore di rifiuti industriali Fenice di Melfi finisce in parlamento. È una storia fatta di omissioni e inquinamento. L'impianto lucano della Edf, che ha contaminato le falde sotterranee, è stato bloccato. E intanto un'inchiesta giudiziaria ha travolto l'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente, che sapeva ma avrebbe nascosto ad associazioni, cittadini ed enti territoriali la pericolosità delle attività dell'inceneritore, che si trova a soli cinque chilometri da Lavello, il centro abitato più vicino.
I radicali hanno presentato un'interrogazione parlamentare. Quale è stata la risposta? Gianluca Martelliano lo ha chiesto a Maurizio Bolognetti, segretario dei radicali in Basilicata e una delle prime persone a sollevare il caso dell'inceneritore Fenice.
Per ascoltare l'intervista [2]
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