
Maurizio Turco, deputato radicale, ha dichiarato:
I deputati radicali sulla fiducia al Governo Berlusconi hanno votato contro.
Lo hanno fatto non appena è finita una riunione che si è resa necessaria dopo che, alle 9,30 circa del mattino, Dario Franceschini ci ha comunicato - come se fossimo a sua disposizione - le intenzioni delle opposizioni di tentare di far mancare il numero legale.
Il tempo di convocarci, discutere e decidere di partecipare al voto per gli stessi motivi per i quali avevamo partecipato ai lavori d’aula di ieri e cioè il rispetto delle Istituzioni e della funzione parlamentare. Come sempre, da sempre.
Sapendo anche di correre un rischio : quello di non avere la possibilità di informare i cittadini, di spiegare i fatti.
In relazione alle supposizioni fantasiose che hanno cominciato a circolare invitiamo a prendere atto che il Presidente constata la presenza o meno del quorum alla fine delle votazioni (e non alla prima chiama). Alla fine della seconda chiama i numeri sono stati i seguenti:
Presenti e votanti 617
Maggioranza 309
Hanno risposto sì 316
Hanno risposto no 301
Sulla base di questi numeri e visto che i radicali presenti erano 5, essendo Elisabetta Zamparutti impegnata in Ruanda, ed avendo votano No, per chi ha rudimenti aritmetici tirarli in ballo per attribuirgli chissà quali responsabilità è frutto di un misto tra ignoranza e malafede. Dunque i radicali non sono stati in alcun modo determinanti: né al raggiungimento del quorum né a quello della fiducia. Al contrario dei due deputati del PD e dei due deputati dell’IDV – nominati rispettivamente dal PD e dall’IDV – passati alla maggioranza da qualche mese.
Per chi nella giornata di oggi (domani per i quotidiani) con qualsiasi mezzo dovesse diffondere o rilanciare notizie false e tendenziose preannunciamo il ricorso all’autorità giudiziaria.
Video: i Radicali durante e dopo il voto alla Camera » [2]
Marco Pannella: PD ha regalato un nuovo successo a Berlusconi. Sospetto che siano masochisti.
'Non possiamo fare di mestiere quelli che salvano i carcerati e i Democratici. Sono riusciti a regalare di nuovo al povero Berlusconi un altro successo'. Il leader dei Radicali Marco Pannella torna a criticare il Pd dopo il voto sulla fiducia.
'Sospetto che ci sia del masochismo -aggiunge Pannella a margine del congresso straordinario dell'Unione delle Camere penali- Anche quando l'altro è ridotto a polpette, quelli che sono mangiati sono loro'.
E a chi nel Pd ritiene che le strade tra i democratici e il partito di Pannella siano ormai separate, il leader dei Radicali risponde: 'se ci tengono a essere totalmente dipendenti dalla loro mediocrità, facciano pure'.
Poco dopo intervento di Marco Pannella alla 'Zanzara' su Radio 24:
È la Bindi e il Pd che sono fuori di testa. Noi ci siamo autosospesi dal gruppo da un anno e mezzo.
Noi siamo una delegazione autonoma nel gruppo gia' da allora. Ma se non ci hanno mai interpellato?
Sono fuori di testa perche' fanno solo servizi a Berlusconi: sono responsabili del successo di Berlusconi: Sono patologicamente masochisti- continua il leader dei radicali- noi siamo opposizione al regime. Loro sono opposizione del regime. Se il Pd sara' capace di essere democratico ci sara' spazio ancora per il dialogo. Ma, per adesso, sono dei buoni a niente.
Deputata Radicale Maria Antonietta Farina Coscioni:
"E' falso. Di Pietro mente, sapendo già di mentire. I voti sono chiari. Noi non siamo stati determinanti e lo ha rivendicato anche Franceschi ni. I numeri sono palesi. Il numero legale non era la metà più uno di 630, il numero legale era rappresentato anche dai 50 deputati oggi in missione e, già a metà della votazione, era stato raggiunto. Noi abbiamo semplicemente mantenuto un voto coerente dall'inizio della legislatura, con il nostro voto contrario, e forse qualcuno dimentica che abbiamo votato la sfiducia al Governo Berlusconi. Non siamo entrati nelle logiche partitiche di calcoli vari, tant'è vero che siamo entrati con la tranquillità che il numero legale c'era, rivendicando il nostro no. Chi sta dichiarando questo in queste ore, utilizzando strumentalmente il nostro no, sta adeguandosi ad una manovra di chi sa di avere uno strumento, come quello di non partecipare al voto, ma i numeri in questo caso sono stati a sfavore. Noi non possiamo, anche se abbiamo le spalle molto larghe, portarci il peso di strategie che, in questo caso, sono risultate fallimentari."
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