
Secondo il ministro Frattini che in queste ore si trova a Tripoli l'Italia sarà sempre un amico affidabile della Libia e che tra le priorità del suo impegno in quel paese vi sarà l'aiuto ai feriti e alle scuole sulla base di, nientepopodimenoché, l'esperienza maturata a l'Aquila. Lasciando da parte, ma solo per questa volta, i disastri dell'Aquila oltre che le stesse dichiarazioni di solo pochi mesi fa nei confronti della Libia di Gheddafi, è mai possibile che neanche un euro degli oltre due miliardi e mezzo scongelati qualche giorno fa a favore del Consiglio Nazionale Transitorio, debba essere dedicato alle centinaia di imprenditori italiani che vantano crediti per oltre 600 milioni nei confronti della dittatura libica e che l'Italia non ha mai voluto includere nei negoziati col Rais? Mutatis mutandis occorre applicare l'approccio del trattato Italia-Libia il CNT si deve far carico delle angherie di Gheddafi contro gli italiani, che col passare degli anni hanno anche ridotto le proprie pretese. Oltre al sacrosanto aiuto ai feriti e alle scuole libiche occorre assumersi la responsabilità di una garanzia sovrana nei confronti delle imprese italiane, e farlo anche in nome di qualcuno come Leone Massa, che fino a quando non ci ha lasciati qualche giorno fa, si è sempre battuto per avere giustizia malgrado tutto e tutti.
Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito