
Nel corso del dibattito di questo pomeriggio nell'Aula di Palazzo Madama sul rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per il 2010 e sul progetto di bilancio interno per il 2011, la leader radicale Emma Bonino ha dichiarato che "bene faremmo a separare i costi della politica dai costi della partitocrazia, applicando l'unico metodo strutturalmente efficace che conosco: quello della trasparenza. Cominciando da noi senatori, con uno strumento che già è a nostra disposizione, l'anagrafe pubblica degli eletti perché, di fronte ai furori attuali, c'è qualcosa che non torna: su 321 senatori, solo 17 hanno mandato la liberatoria e completato la procedura fornendo le informazioni previste.
"Domani", ha proseguito la Vice Presidente del Senato, "noi radicali presenteremo alcuni ordini del giorno su puntuali aspetti del bilancio del Senato e dei gruppi parlamentari - dall'attività nei collegi e dei portaborse, spesso veri e propri buchi neri, ai vitalizi - focalizzando su misure di trasparenza non sporadiche, che sono le uniche che consentono di far emergere e risolvere spese ingiustificate senza ricorrere a demagogici quanto indiscriminati "passaggi di Attila".
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