
Nonostante due pronunciamenti della Corte Costituzionale (sentenze nn. 306/2008 e 11/2009), l’INPS ritiene tuttora non sufficiente il semplice permesso di soggiorno ai fini dell’accesso degli extracomunitari ai trattamenti assistenziali e previdenziali essendo indispensabile, per l’Ente pubblico, che i richiedenti siano in possesso del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti (ex carta di soggiorno). Tale irragionevole ed illegittimo comportamento da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale incide negativamente sul diritto alla salute dei cittadini extracomunitari e discrimina ingiustamente gli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno. Per questi motivi ho deciso di rivolgere una interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dell’Economia chiedendo loro “se e quali provvedimenti urgenti intendano prendere affinché venga chiarito una volta per tutte, anche mediante circolare ministeriale, che nulla inibisce agli extracomunitari sprovvisti del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti di accedere alle prestazioni assistenziali e previdenziali previste dalla normativa attualmente in vigore così come interpretata dalla Corte Costituzionale”.
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