
Abbiamo più volte sottolineato come dietro all'obiezione di coscienza alla 194 e all'interruzione di gravidanza vi fosse una ipocrisia e un paradosso. Dall'essere una garanzia per una minoranza di medici che non se la sentivano di applicare la legge e quindi di praticare un aborto al rischio di diventare una palese impossibilita' di garantire l'applicazione della legge.
I numeri parlano chiaro infatti, se sette medici su dieci sono obiettori, la media italiana dell'ultima relazione al Parlamento, e' evidente che il servizio che solo il Ssn puo' garantire come previsto dalla legge ha delle difficolta': turni, ferie e organizzazione evidentemente fanno si' che i non obiettori devono farsi carico interamente di fare aborti. E se il primario e' obiettore perche' non seguirlo su quella scelta anche solo per opportunismo?
Dichiarazione dei senatori Radicali toscani, Donatella Poretti e Marco Perduca
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