Non si può non notare, nell'attuale contesto internazionale in cui sono in corso importanti sviluppi - in particolare nel mediterraneo - l'assenza di esponenti del Governo it italiano alla conferenza Ministeriale della Comunità delle Democrazie, aperta stamani a Vilnius dalla Presidente Lituana, dal Segretario di Stato americano Hilary Clinton, e dal Rappresentante della politica estera europea Cathrine Ashton.
Assenza tanto più grave, quella italiana, visto che il nostro paese fa parte formalmente del Convening Group, e cioè dell'organo di governo della Comunità, in un momento in cui siamo tra i più esposti geograficamente nei difficili processi di Democratizzazione del mediterraneo: che, evidentemente non e' chiaro al nostro Governo, non possono essere sostenuti solo da interventi militari della Nato, ma necessitano innanzitutto di iniziativa politica e di sostegno istituzionale.
I processi democratici necessitano, per avere successo, di essere sostenuti da programmi a lungo termine a sostegno dello sviluppo economico e libero delle società che sono ancora chiuse perche' oppresse da élite autoritarie, e che finalmente vi si ribellano.
La comunità delle democrazie e' un primo tentativo, fragile e molto da migliorare, per cercare di alleare le forze democratiche esistenti a sostegno dello sviluppo di questi processi. Essere assenti da questi appuntamenti e' l'ennesima conferma di una politica estera allo sbando e senza riferimenti dopo la deposizione dei dittatori arabi.
Vilnius, 1 luglio 2011
Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato e relatore dell'Assemblea Parlamentare dell'Osce su democrazia e diritti umani © 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati