
In mattinata ho ricevuto la gradita visita preannunciatami del Ministro della Giustizia Angelino Alfano, con il quale ci siamo intrattenuti per circa un’ora. Nel corso della comunicazione oltre ad informarsi sulle mie condizioni e prospettive di salute, abbiamo affrontato il tema principe non solamente di noi Radicali, ma anche per il Ministro Alfano, della crisi istituzionale e sociale del nostro Paese: quello della giustizia e della sua appendice carceraria, in relazione al problema posto dal critico rapporto con diritti umani, civili, costituzionali a tutti drammaticamente evidenti. I punti di vista, d’altra parte letteralmente, inevitabilmente, come tali, diversi vanno confrontati e approfonditi.
Da parte del ministro Angelino Alfano, nella sua iniziativa personale di stamane mostra quanto paghiamo il fatto che da decenni alla “Democrazia” e al popolo italiano non è stato possibile di aprire perfino questo dibattito, a tal punto che da 30 anni la proposta Radicale sulla riforma necessaria per non permanere in una situazione di orripilante estraneità a ogni forma di legalità costituzionale e nazionale, internazionale ed europea attraverso lo strumento della “Amnistia” non è sostanzialmente conosciuta nemmeno da coloro che continuano a cercare da troppo tempo di giungere alla riforma obbligatoria, oltre che necessaria, ottenendo semplicemente l’attuale protrarsi della tragica situazione istituzionale e sociale in cui versano con milioni e milioni di persone e di famiglie il nostro Paese, la nostra società e il nostro Stato.
Un grande grazie, quindi, ad Angelino Alfano per questa ora che ha voluto dedicare all’approfondimento della migliore conoscenza delle opinioni, della storia, del contributo che ormai in modo scandalosamente chiaro tentiamo ancora con accanita speranza di assicurare alle sorti non solamente del nostro Paese, ma del mondo per scongiurare che accada come negli anni Venti e Trenta, quando la “Peste italiana” dette un grande contributo a decenni delle più orride tragedie umane.
Dichiarazione di Marco Pannella
GUARDA IL VIDEO » Se la Rai non va da Pannella, Pannella va alla Rai! Blitz Radicale in via Teulada, poi a Regina Coeli e al Ministero della Giustizia [2]