
Referendum Passigli sono controriforma.
Pur dovendo rivederli nei dettagli, dai quattro quesiti presentati oggi [2] emerge con chiarezza un impianto proporzionalistico, fondato sui partiti e sull’irresponsabilità di governo e opposizione.
Pensare che il ritorno delle preferenze e uno sbarramento più alto possa restituire ai cittadini la pienezza di un confronto democratico è grottesco.
Con le preferenze poi il potere di nomina passerebbe dai segretari di partito ai capi dei tanti clan clientelari e corporativi, se non anche di malaffare, che affollano il mondo partitico.
L’Italia ha bisogno urgente di una nuova legge elettorale, ma che sia la riforma fondata sul collegio uninominale maggioritario e non la controriforma proporzionalistica che ci porterebbe dritti a Weimar.
Perché si abbia una riforma che non sia solo elettorale ma della politica, serve il collegio uninominale maggioritario, l’unico sistema che, ponendo al centro la persona e assicurando uno stretto rapporto tra eletto e territorio, colpisce alla radice la forza corruttrice e paralizzante della partitocrazia italiana.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
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