
Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato radicale e relatore OSCE su democrazia e diritti umani.
Matteo Mecacci partecipa da oggi e fino a domenica nella sua qualità di relatore dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE su democrazia e diritti umani, alla missione di monitoraggio elettorale dell’OSCE in Turchia. Si tratta della prima missione di monitoraggio elettorale dell'Assemblea Parlamentare dell’OSCE in questo paese.
Domenica 12 giugno, infatti, oltre 50 milioni di cittadini turchi, andranno alle urne per il rinnovo dei 550 membri del Parlamento. Alla competizione prenderanno parte 15 partiti politici, anche se gran favoriti rimangono gli islamici moderati del partito della Giustizia e dello sviluppo dell'attuale premier Erdogan, il quale è al potere dal 2002 e mira ora a vincere la tornata elettorale proponendo un progetto di riforma costituzionale con l’obiettivo del presidenzialismo.
A questo proposito Mecacci ha dichiarato "Le elezioni di domenica rappresentano un appuntamento di grande importanza per la democrazia turca nel lungo processo di ammodernamento di questo paese e di progressivo avvicinamento agli standard internazionali in materia di democrazia e di diritti umani. Si tratta di una prova importante per le istituzioni e le forze politiche turche che si trovano di fronte allo stallo dei negoziati per l'adesione all'Unione Europea, a causa delle resistenze di alcuni paesi dell'UE, con in testa Francia e Germania, ma che ciononostante vanno incoraggiate a proseguire nel cammino di riforme da tempo intrapreso, rifuggendo le tentazioni nazionaliste e autoritarie che rischiano di rafforzarsi in questa situazione”.
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