
Dopo la denuncia dei Emma Bonino e Marco Cappato, Silvio Berlusconi, Minzolini (TG1) e Scalzi (TG2) sono stati iscritti nel registro degli indagati per abuso di ufficio.
Il fascicolo fa riferimento alla diffusione del video di una intervista del premier trasmessa il 20 maggio scorso. Il filmato era stato oggetto, nei giorni scorsi, di una denuncia dei Radicali. Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio la formalizzazione dell'accusa è un "atto dovuto".
Il procuratore capo Giovanni Ferrara d'intesa con l'aggiunto Alberto Caperna hanno dato parere negativo alla richiesta di "sequestro delle videocassette e/o dei file originali dei messaggi trasmessi dai notiziari" compresi eventuali 'appunti' che ne avrebbero "accompagnato il recapito". Rispetto alla richiesta di sequestro si ritiene che il reato di abuso d'ufficio non appare sussistere in tutti i suoi elementi, perciò è stato dato parere contrario alla richiesta della parte esponente.
Marco Cappato ed Emma Bonino, con l'ausilio dell'avvocato Giuseppe Rossodivita, avevano richiesto "altresì il sequestro di ordini di servizio per i giornalisti che hanno effettuato le pseudo-interviste, oltre agli 'appunti', e ai fogli di lavoro, delle riunioni di redazione dei telegiornali" citati.
Della denuncia nei confronti dei tg di Retequattro, Italia 1 e Canale 5, se ne dovrà occupare la Procura di Milano, come già evidenziato nell'atto depositato dai Radicali. Il fascicolo capitolino non dovrà essere trasmesso al Tribunale dei Ministri. Berlusconi è indagato nella veste di leader del Popolo delle libertà e non come Presidente del Consiglio.
(TM NEWS)
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