Nel Lazio 41 pazienti ricoverati in Ospedali Psichiatrici Giudiziari potrebbero essere dimessi e presi in cura presso i dipartimenti di salute mentale, ma ciò non è possibile perché la Regione si è “dimenticata” di accedere all’apposito fondo nazionale istituito dalla Finanziaria 2008.
Per avere chiarimenti su questa grave inadempienza i Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno presentato oggi un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini e all’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Forte. La presa in carico dei soggetti con disturbi mentali, compresi i dimessi e dimissibili degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, costituisce competenza dei dipartimenti di salute mentale del territorio di residenza (o ultimo domicilio, in caso di soggetti senza fissa dimora). La Legge Finanziaria 2008 ha previsto che una delle aree su cui ripartire il fondo per il cofinanziamento di progetti attuativi del Piano sanitario nazionale, da destinare alle Regioni, fosse la promozione di attività di integrazione tra dipartimenti di salute mentale e gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, con uno stanziamento pari a 5 milioni di euro.
“Con questa interrogazione vogliamo sapere se la Polverini e l’Assessore Forte erano a conoscenza della linea di finanziamento e come si intenda supplire al grave ritardo nella presentazione dei progetti” dichiarano i Consiglieri Berardo e Rossodivita “Se alla disastrata situazione finanziaria della sanità laziale si aggiunge la drammatica situazione delle carceri nel Lazio – in cui sono reclusi oltre 2.200 detenuti in più dei posti disponibili come documentato dalla recente relazione del Garante Marroni” sottolineano i Consiglieri Radicali “appare assolutamente paradossale che vi siano appositi fondi disponibili per alleviare le condizioni dei detenuti psichiatrici e che la Regione non ne faccia alcuna richiesta”. “Basti pensare che la Lombardia ha fatto richiesta di oltre un milione di euro per la dimissione di 85 pazienti” precisano Berardo e Rossodivita “per avere l’ennesima riprova dell'incapacità e dell'inerzia dell’amministrazione Polverini prontissima a muoversi in modo partitocratico quando c’è da distribuire poltrone e prebende e assente sui problemi che riguardano i più deboli ed emarginati”.
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