Siamo ad un punto terminale di una crisi che può essere quasi suicida per la non-democrazia italiana, per responsabilità unanime di tutta la partitocrazia, della sua maggioranza e delle sue opposizioni interne".
"La condizione della giustizia e della sua appendice delle carceri è una situazione da shoah", ha detto Pannella, che ha parlato di "una situazione letteralmente senza precedente nella storia delle democrazie, anche se ridotte a democrazie reali. Da più di trent'anni combattiamo per una amnistia generalizzata che possa immediatamente salvare la giustizia e consentire ai magistrati italiani di rientrare nella legalità".
Quanto alle elezioni, "siamo alla vigilia delle votazioni, in particolare quelle di Milano. Dobbiamo urgentissimamente reintegrare il popolo italiano nella sua necessaria informazione, perché possa davvero scegliere prima di deliberare. Questo comporta una compensazione della mancata informazione, e quindi dell'inganno che si rischia di operare domenica nei confronti del popolo italiano. Noi riteniamo di avere il diritto - e soprattutto il dovere, come cittadini - su questi due problemi della nostra società e del nostro Stato, senza ulteriori dilazioni. Rivolgerò un documento scritto alle massime autorità di garanzia dello Stato. E vedremo quanto sia necessario dar corpo al rischio della vita e non della morte, come la nonviolenza ci impone", ha concluso Pannella.
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