
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e di Rita Bernardini, deputata Radicale:
Quaranta giorni dopo, la Commissione che deve trattare le procedure non è ancora operativa, ne si hanno certezze su quando lo sarà.
Il Ministero oggi si nasconde dietro "problemi logistici e di personale" che erano noti da tempo: a noi bastarono poche ore per capire che le Commissioni non si sarebbero insediate, visto che non era possibile far arrivare al Centro linee telefoniche nè internet.
Maroni, che parlò di Mineo come un modello d'eccellenza, farebbe bene a provare un po' di vergogna e ad ammettere che la sua propaganda produce solo clandestinità e sofferenza.
Ora come allora chiediamo l'immediato ritorno nelle strutture originarie dei rifugiati che sono a Mineo e il ripristino dei percorsi d’integrazione nell’ambito dello SPrAR (sistema di protezione e assistenza rifugiati).
Nelle prossime ore presenteremo un esposto alla Corte dei Conti per accertare se, come avevamo previsto, la gestione emergenziale svincolata dalle leggi ha fatto di Mineo, con i suoi 20 milioni di euro di costi per il solo 2011, l’ennesimo affare per holding paramilitari, cooperative clientelari e signori del cemento, scelti dal Commissario straordinario senza bandi pubblici, nè un reale piano dei servizi da gestire”.
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