
Stato d'ignoranza
"Stato d'Ignoranza" dimostra, grazie a documenti richiesti e rilasciati tramite il Freedom of Information Act, quanto fatto dal governo del Regno Unito per stimare le vittime civili irachene causate, direttamente o indirettamente, dall'invasione del 2003. La conclusione dell'autore, il prof. Brian Rappert dell'Università di Exeter, è che si è trattato di uno sforzo fondamentalmente inadeguato, volto anzi soprattutto ad impedire ogni tentativo di far emergere le cifre reali.
Il rapporto del prof. Brian Rappert - Sintesi
Il Regno Unito è membro di un “Core Group” (Gruppo centrale) di Stati firmatari della Dichiarazione di Ginevra del 2006 sulla Violenza Armata e lo Sviluppoil cui obiettivo è il raggiungimento di “riduzioni misurabili” nella violenza armata.
Questo rapporto non sostiene nessuna metodologia in particolare, né particolari studi di sulle stime di vittime e feriti tra civili iracheni. “Stato d’ignoranza” documenta piuttosto la mancata realizzazione da parte del Regno Unito di un qualsiasi progetto volto a contare il numero di vittime civili e come abbia risposto ai tentativi di cercare di stilare tali stime.
Il governo britannico ha operato attivamente per mantenere un clima d’ignoranza per quanto riguarda le cifre dei morti, dei feriti e delle deprivazioni che risultano dalla violenza in Iraq.
Ciò non significa semplicemente che il governo britannico non fosse a conoscenza delle conseguenze causate dalle violenze, bensì che ha operato – in vari modi – per evitare che si conoscesse la verità. Il materiale ottenuto grazie al Freedom of Information Act (FoI), sul quale si fonda questo rapporto, dimostra l’uso selettivo da parte del governo delle informazioni disponibili al fine di screditare studi che riportavano consistenti cifre relative alle vittime e allo scarso impegno per sviluppare una sistematica comprensione dei numeri indicati.
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