Dichiarazione di Marco Beltrandi, componente radicale della Commissione di Vigilanza sulla Rai:
“Dopo l’ennesimo ostruzionismo dell’attuale maggioranza che ha impedito alla Commissione parlamentare di Vigilanza Rai di adottare il regolamento attuattivo della legge n. 28/2000 relativamente alla consultazione referendaria fissata per il 12 – 13 giugno prossimo, a un mese dal termine fissato dalla legge per l’inizio della campagna referendaria radiotelevisiva, in assenza di qualsiasi previsione circa i tempi di approvazione,in violazione anche di un impegno preso dai Gruppi parlamentari nell’ufficio di Presidenza scorso della Commissione, constatando altresì come ogni giorno di ritardo nell’approvazione del regolamento sia un giorno ulteriore di mancata informazione sui quesiti, ho ritenuto indispensabile occupare in modo nonviolento l’aula della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

Chiarisco subito che tale iniziativa non vuole assolutamente in alcun modo intendere, o sotto intendere, critiche alla gestione del Presidente Sergio Zavoli che, al contrario, si è adoperato sino ad ora, e sono certo continuerà ad adoperarsi, utilizzando le prerogative che gli sono proprie per favorire al massimo la possibilità che la Commissione adempia all’obbligo di legge (e che nuovamente ringrazio per questo), ma vuole essere di aiuto e potenziamento alle Sue iniziative, e a quelle di coloro che si adopereranno con le medesime finalità. quale quella preannunciata di convocazione ad oltranza che per essere efficace dovrebbe prevedere anche la contemporanea sospensione in entrambi i rami del Parlamento delle votazioni.
D’altro canto so anche dell’interessamento alla vicenda delle massime cariche dello Stato, a partire dai Presidenti di Camera e del Senato che hanno risposto in merito con sollecitudine ad una lettera mia e di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani di alcune settimane fa quando si erano già manifestati i primi problemi.
Rivolgo poi un appello alla Rai: non attenda il regolamento della Vigilanza per fare informazione sui referendum, obbligo previsto in capo alla Rai dalla legge, in modo particolare per ciò che riguarda l’informazione, inclusa quella istituzionale.
Concludo con una osservazione: sarebbe davvero paradossale se fra tanti sostenitori della causa referendaria rimanessi solo in questa lotta politica.”
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