L’associazione Radicale Certi Diritti ha depositato una memoria di risposta alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea sul Libro verde "Adempimenti amministrativi per i cittadini - promuovere la libera circolazione dei documenti pubblici e il riconoscimento degli effetti degli atti di stato civile" del 14 dicembre 2010.
La comunicazione della Commissione europea aveva come obiettivo quello di fare una serie di proposte e sollevare domande in merito alle aspettative dei cittadini europei, delle ONG e delle istituzioni sui prossimi passi da compiere nell’ UE per abbattere gli ostacoli amministrativi opposti dagli Stati membri alla libera circolazione dei cittadini, promuovendo cosi la libera circolazione dei documenti pubblici ed il riconoscimento transnazionale degli effetti degli atti di stato civile.
Certi Diritti, nella sua risposta alla consultazione, ha denunciato il fatto che l’attuale situazione viola i diritti delle persone LGBT in quanto gli Stati membri compiono discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nel non riconoscere i matrimoni e le partnership registrate delle coppie dello stesso sesso celebrate negli Stati membri ove questo è possibile, in violazione del mandato politico contenuto nei Trattati UE e nella Carta dei diritti fondamentali.
La Commissione ha quindi il dovere di proporre il superamento di tali violazioni e discriminazioni. L'Associazione Radicale Certi Diritti sollecita quindi la Commissione europea a proporre misure di mutuo riconoscimento dei documenti ed atti (ad esempio attraverso la soppressione dell’autenticazione, della legalizzazione e della postilla, un certificato europeo di stato civile e l’utilizzo di moduli europei plurilingue) e dei loro effetti (ad esempio attraverso il riconoscimento di pieno diritto).
L'Associazione Radicale Certi Diritti chiede inoltre alla Commissione europea di lanciare un Piano d’azione contro la sessuofobia e per i diritti delle persone LGBT (Roadmap); di approfondire la questione dell’abuso da parte degli Stati UE delle clausole in difesa dell’ordine pubblico per non riconoscere i matrimoni e le unioni civili tra persone dello stesso sesso celebrati in quegli Stati membri che lo permettono; di rendere pubblici i documenti di stampo omofobico o contrario ai valori europei di tolleranza, eguaglianza e non discriminazione da parte di associazioni estremiste o integraliste cattoliche o altro.
Il testo del Libro verde della Commissione europea è disponibile
a questo link
Al segueuente
link il testo integrale della risposta dell’Associazione Radicale Certi Diritti alla Commissione europea
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