Noi radicali continuiamo ad assumerci la responsabilità di proporre instancabilmente soluzioni ai problemi che si pongono. E uno dei problemi che si pone al legislatura con urgenza nel momento di discutere il regolamento di una campagna elettorale importante, quale quella di queste amministrative, è di cercare di dare attuazione concreta ai principi di obiettività, completezza, imparzialità, pluralismo, cosa sino ad oggi mai avvenuta.
E proprio per questo, prendendo spunto anche da una recente delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni rimasta inapplicata, proponiamo a tutti di approvare un emendamento che chieda alla Rai di fissare criteri e linee operative idonei a definire e a verificare il rispetto del pluralismo nei tg e nei programmi di approfondimento informativo, nel rispetto dell’autonomia editoriale, anche ispirandosi alle tante esperienze europee in materia. Vale a dire che i vertici Rai quantomeno si assumano la responsabilità di dire al Paese che paga il canone almeno sulla base di quali criteri ritenga o meno che queste trasmissioni rispettino i principi della corretta informazione. Regole interne uguali per tutti e conosciute in anticipo.
Spero che la proposta venga raccolta, e che la maggioranza rinunci ad emendamenti che, pur corretti sul piano tecnico giuridico, sono stati lo scorso anno platealmente violati dalla Rai che ha preferito chiudere i talk show. E non esiste oggi alcuna ragione per ritenere che tale chiusura non si ripeterebbe a parità di regole approvate.
Così come mi auguro che le opposizioni non si limitino ancora una volta a dire no a tutto.”
Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai
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