
Come sto cercando di spiegare da 3 anni, il Governo italiano, con la ratifica del Trattato di "amicizia" con la Libia si è impegnato a non far usare le basi sul nostro territorio per interventi armati considerati "ostili" dalla Libia. Dietro le dichiarazioni di oggi di Formigoni - che esce finalmente allo scoperto come favceva ai tempi del suo sostegno esplicito al criminale Saddam Hussein - si capisce che c'è una parte del Governo e della maggioranza che è contraria all'intervento militare per fermare il regime di Gheddafi.
Dietro il rifiuto di sospendere formalmente il Trattato con la Libia - che mi dispiace UDC e FLI non abbiano compreso - sta questa ambiguità di fondo che conferma il fallimento della politica estera di Berlusconi che , non a caso, ieri sera clamorosamente escluso dal colloquio tra Obama, Sarlozy, Cameron e Merkel sulla crisi libica.
Il Governo farebbe bene a chiarire urgentemente se oggi sostiene Gheddafi come Formigoni ha fatto quando sosteneva il regime di Saddam Hussein.
Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Relatore OSCE su Democrazia e Diritti Umani
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