
“Mettere tutto nello stesso calderone di un unico referendum contro Berlusconi può soddisfare l’ego di Vendola e Di Pietro, ma non aiuta alla chiarezza e a raggiungere il quorum. Nucleare, acqua e legittimo impedimento sono temi diversi ed è da irresponsabili non cogliere la portata storica che ha assunto quello sul nucleare.”
Questa la dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, che ha aggiunto:
“Anche chi sostiene tutti SI ai referendum ha interesse a mantenerli separati per non dare al governo l’alibi politico per una campagna di astensione. Può non piacere, ma il referendum sul nucleare è diventato quello centrale, mentre quello sull’acqua rimane molto più controverso. Non basta evocare la “bestemmia contro Dio” delle privatizzazioni, come hanno fatto oggi a braccetto Vendola e Di Pietro. Privatizzare il servizio non è affatto una bestemmie perché è quello che accade sulla catena del cibo e ogni volta che vi è bisogno di aggiungerci lavoro. Il servizio può essere pubblico o privato, ma prima di tutto deve essere efficace ed efficiente, proprio perche è un bene comune. Se qualcuno pensa che l’acqua debba essere distribuita e sprecata gratis lo dica chiaramente. Proprio perché l’acqua è un bene fondamentale, occorre garantirla al meglio senza inquinamenti ideologici. Per questo voterò SI ai referendum su nucleare e Legittimo impedimento e voterò NO a quelli sull’acqua, certo che gli italiani capiscano la portata storica del referendum sul nucleare.”
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