
“Dove potrà mai andare un barcone con Borghezio e Vendola al timone?”
E’ con questa metafora che Silvio Viale, il presidente di Radicali Italiani, invita a non ripetere gli errori fatti al tempo del Kosovo.
Silvio Viale ha dichiarato:
“Oggi nessuno andrà a trovare Gheddafi, come fecero allora in molti con Milosevic, ma nessuno di costoro pensa davvero ai libici. Lega e SEL stanno nello stesso barcone solo perché continuano a pensare che Gheddafi sia l’unico interlocutore. Si affrettano a dichiarare di non avergli mai baciato l’anello, ma entrambi dimostrano di preferire i dittatori alle svolte democratiche. Speravo che Vendola avesse imparato qualcosa dagli errori di Bertinotti su Bosnia e Kosovo, ma purtroppo dimostra di essere ancora l’espressione della vecchia sinistra, quella che ha nell’antiamericanismo l’unico faro in politica estera. Non a caso si ritrova con la Lega di Bossi e Borghezio, per la quale la politica estera è solo quella di alzare muri, e l’unilateralismo autocratico di Beppe Grillo. Bene ha fatto Napolitano a parlare di “risorgimento arabo” e non siamo certo noi ad auspicare la retromarcia dell’ONU. Si può e si deve continuare a criticare le scelte del governo, ma non ci si può responsabilmente tirare indietro quando sono in gioco la democrazia e la credibilità del nostro paese. Non lo può fare soprattutto chi si dichiara pacifista. E questo vale sia per Bossi, che governa, e sia per Vendola, che è all’opposizione ma vuole proporsi da Premier.”
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