
“Strutture inadatte, sovraffollamento e carenze di organico e mancanza di direttori è quanto colla delegazione radicale abbiamo potuto trovare nei carceri di Empoli e Livorno.
Il carcere di Empoli, dopo esser stato chiuso perche' da destinarsi a istituto per transessuali, e' stato ri-destinato a ospitare donne nel giugno scorso senza alcuna spiegazione da parte del Ministero. L'istuto ospita una dozzina di donne in locali rinnovati, grazie alla qualita' della convivenza pratica un regime di apertura di porte per 12 ore e, seppure in mancanza di significative attivita' trattamentali riesce a oggi a garantire un lavoro part-time a tutte le recluse. Sono pero' attese per sfollamento almeno altrettante detenute nelle prossime settimane, arrivi che potrebbero peggiorare di molto la qualita' della vita nell'istituto. Oltre la meta' delle presenti non e' italiana. Totale incertezza dovuta a mancanza di fondi sulla riattivazione di attivita' lavorative in un fondo attiguo al carcere gia' utilizzato per varie colture per consumo interno. Carenza di organico intorno al 20%. Solo una detenuta ha potuto godere dei domiciliari, un'altra e' in attesa da due mesi di risposta dal magistrato di sorveglianza.
Piu' grave la situazione di Livorno dove oggi erano ristrette 460 persone su una capienza legale di 260. L'istituto, che ospita anche 37 donne, ha un centinaio di ex 41bis detenuti in reparti di alta sicurezza. Nelle celle di media sicurezza convivono in 9mtq due se non tre detenuti che nel 70% dei casi non sono italiani. Circa 1/3 i tossicomani e anche una reparto di osservazione psichiatrica. A fronte di questo contesto confinato in uno dei famigerati "carceri d'oro" pensato per l'alta sicurezza, quindi del tutto privo di spazi per la socialita' o attivita' tratta mentali, mancano 100 agenti dei 305 che in teoria costituirebbero la pianta organica dell'istituto. Questa carenza strutturale obbliga a turni di 9 ore e un sovraccarico di stress per i 207 in servizio. La dotazione annuale per eventuali lavori di manutenzione e' di 3000 euro l'anno! In economia son stati da poco imbiancati i locali con l'attiva partecipazione dei detenuti. Non sono attive convenzioni con Enti locali. La drammatica situazione potrebbe andare a migliorare alla fine dell'anno se, quando sara' inaugurato un nuovo padiglione a norma di legge, non verra' immediatamente riempito con sfollamenti da altre carceri. Anche Livorno e' retta fino a giugno dal vice-direttore del carcere di Pisa, dopo chissa'. Solo 18 persone dei 36 che ne hanno fatto richiesta hanno goduto dello "svuotacarceri", a 25 non italiani i domiciliari sono stati negati perche' privi di alloggio nella zona.
Della delegazione facevano parte anche i militanti Radicali Alessandra Impallazzo, Daniele Carcea e Maurizio Buzzegoli.
Domenica mattina, Marco Perduca e Fioravante Scognamiglio saranno al carcere di Prato. Seguira' una conferenza stampa in Piazza delle Bigonce alle 11.15.
Dichiarazione del senatore Radicale Marco Perduca, membro della Commissione giustizia e diritti umani del Senato
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