“A proposito del testo presentato dal Relatore, Sen. Butti, tutta l’attenzione è stata attirata dalla proposta dei conduttori “a targhe alterne”, inaccettabile nella versione che è stata proposta con l’alternanza settimanale, ma vi sono molti altri aspetti assai più gravidi di conseguenze se quel testo fosse approvato così com’è.
Infatti, in quel testo si prevede anche che nelle trasmissioni di approfondimento lo spazio sia attribuito solo ed esclusivamente alle forze presenti in Parlamento addirittura in termini proporzionali al proprio consenso elettorale, ottenuto anni prima, legalizzando e quantificando così al minuto la lottizzazione partitica, cristallizzando così il consenso. E’ inaccettabile, non solo perché cancellerebbe ogni libertà giornalistica, ma anche perché evidentemente temi e forze politiche sarebbero inevitabilmente marginalizzati e cancellati. Anche Forza Italia nel 1994 sarebbe stata cancellata mediaticamente da queste norme.
Vero è che il sen. Butti ha proposto nell’ultima versione del testo di inserire anche criteri che fanno riferimento all’attività politica svolta, oltre alla proporzionalità, ma il problema non è risolto, e anzi in alcuni aspetti perfino aggravato.
Mi auguro che come il sottoscritto tutte le opposizioni presenteranno emendamenti per migliorare questo testo,anche propositivi e non solo negativi, rinunciando ad una logica del «tanto peggio tanto meglio» che avrebbe gravi conseguenze e che contraddice a mio modo di vedere il dovere di ogni parlamentare.”
Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza della Rai, in merito all’Atto di Indirizzo sul pluralismo all’esame della Commissione
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