“Mentre Berlusconi invoca il nucleare e gruppi di interesse pro-rinnovabili, dai produttori ad alcune associazioni ambientaliste, invocano il mantenimento del sistema di incentivazione, continua a mancare la definizione di una strategia energetica nazionale.
Il decreto 112/2008, convertito dalla
legge 133/2008 , impegnava il Governo a definire, entro 6 mesi, una ‘Strategiaenergeticanazionale’ attraverso una Conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente.
Siamo nel 2011, non c’è traccia di un piano energetico complessivo e continua la babele: da un lato si invoca il nucleare, sonoramente bocciato dal mercato, dall’altro si vuole mantenere un sistema di incentivazione delle rinnovabili che è alla base di speculazioni, quando va bene, e di vere e proprie attività illegali, quando va male.
E’ sbagliato contrapporre nucleare a rinnovabili perché quello che manca è una riflessione sulla sostenibilità economica ed ambientale delle scelte complessive in campo energetico. Diversamente, ciascuno si limita a difendere i propri interessi e convenienze e non guarda al bene del Paese.”
Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente
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