
MOZIONE PARTICOLARE
39esimo CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE NONVIOLENTO, TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO
PRESENTATA DALLA DELEGAZIONE SINDH (PAKISTAN)
La Delegazione Sindh ha l’onore di presentare la seguente risoluzione al 39esimo congresso del Partito Radicale Nonviolento.
1. INONDAZIONI
Le recenti inondazioni hanno devastato la vita del popolo di Sindh. La sofferenza è immensa e il lavoro di salvataggio è inadeguato. I governi del Pakistan e del Sindh devono rispondere alle esigenze del popolo Sindh in modo appropriato alla situazione di grave emergenza.
a) La grande maggioranza dei Sindh dipende dall’agricoltura di sussistenza. La terra è stata résa improduttiva e così resterà per i prossimi anni. Insieme all’assistenza per l’emergenza e al rifugio, il popolo Sindh chiede il supporto per lo sviluppo della terra coltivabile, per assicurare il cibo e un futuro sostenibile. Quindi questo congresso chiede :
• che il governo, le agenzie e la comunità internazionale distribuiscano aiuti in modo equo e giusto, con priorità alle persone più colpite.
b) Vi è una chiara evidenza che la deviazione delle acque dell’Indo ha significativamente esacerbato la devastazione del Sindh, la riva più bassa del fiume Indo. Quindi il congresso chiede che :
• le Nazioni Unite, l’Unione Europea e le altre organizzazioni internazionali facciano pressione sul Pakistan affinché venga permesso l’accesso ad un team tecnico indipendente che investighi sulle cause reali delle inondazioni.
• Che la ricostruzione di qualsiasi infrastruttura venga presa in consultazione e in partnership con le comunità indigène locali, in linea con un giusto processo di protezione ambientale.
• Si avvii una revisione di tutti i trattamenti delle acque e sistemi di irrigazione vengano fatti al livello superiore e inferiore del flusso delle acque dell’Indo, coca che ha come obiettivo principale la sostenibilità e la sopravvivenza del popolo, specialmente quello che vive nella riva più bassa del fiume Indo.
2. PROPRIETA’ DELLE RISORSE
La natura ha dotato il Sindh di grandi risorse naturali, compresi il petrolio, il gas e il carbone. Il Sindh contribuisce con più del 63% di tutti gli introiti federali ma ne riceve benefici solo per 23,5%. Prevale la povertà, le strutture mediche sono scarse e il settore dell’istruzione trascurato. Il congresso chiede che:
a) il governo centrale di Islamabad rispetti e implementi le garanzie previste dalla Costituzione riguardo le risorse naturali e non delle unità federali.
3. VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI, DIRITTI POLITICI E LIBERTA’ CIVILI
Gli attivisti per i diritti umani Sindhi e Baloch sono vittime dell’oppressione dello Stato. Molti attivisti politici sono morti in carcere a seguito delle torture. Pertanto il congresso chiede:
a) che la comunità internazionale supporti una missione di accertamento in Pakistan affinchè investighi sulle violazioni dei diritti umani, con particolare attenzione nelle regioni Sindh e Balochistan.
b) Che i prigionieri politici vengano liberati immediatamente, in linea con gli impegni presi dal Pakistan attraverso il Trattato delle Nazioni Unite sulla libertà di parola e di associazione.
4. DIRITTI DELLE DONNE E DELLE MINORANZE RELIGIOSE
A) Le donne in Pakistan sono oggetto di discriminazioni ad opera dello stato e della società nel nome della religione e della tradizione. Pertanto il congresso chiede:
• che le leggi discriminatorie contro le donne vengano eliminate con effetto immediato
• che le donne devono avere pari opportunità di educazione, impiego e nei settori della politica
B) Le minoranze religiose, siano essi Indhus del Sindh o Ahmadis e Cristiani in Punjab, hanno sofferto violazioni e persecuzioni. Il massacro di più 100 Ahmadis si è perpetrato in Lahore nel Maggio del 2010. Quindi questo congresso chiede:
• che il governo pakistano prenda misure di protezione della vita, libertà e libertà religiosa dei cittadini appartenenti alle diverse religioni.
5. ARMI NUCLEARI E BUDGET MILITARE
Il governo continua ad aumentare il budget per la difesa nazionale nonostante la diffusa e assoluta povertà e la recente crisi umanitaria. Attualmente si aggira sul 24% delle spese dello stato. Il congresso chiede che:
a) il governo del Pakistan faccia una riallocazione di una proporzione significativa del suo budget per la difesa nazionale nello sforzo di soccorso per le inondazioni, per la riabilitazione, per l’istruzione, la salute ed altri servizi pubblici.
b) Che le agenzie dei donatori e i paesi assicurino che l’assistenza sia diretta solo allo sviluppo socio-economico e culturale.
Infine, il congresso chiede che venga convocata una conferenza internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite per discutere del problema dell’auto-determinazione, come previsto dall’articolo 1 della Carta delle Nazioni Unite, con particolare attenzione per i popoli Sindh e Baloch.
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