Nel decreto milleproroghe, al vaglio delle commissioni del Senato in queste ore la gestione commissariale del debito del comune di Roma prosegue all'insegna della totale mancanza di trasparenza e di pubblicità degli atti, che dura ormai da quasi tre anni. Nonostante i tre commissari straordinari al debito che si sono succeduti (per due anni lo stesso sindaco Alemanno ha ricoperto l'incarico) e il governo che li ha nominati siano stati più volte invitati a fornire la documentazione ufficiale e aggiornata sull'accertamento del debito pregresso, antecedente all'aprile 2008, ad oggi non è stato ancora pubblicato alcun documento.
Nel frattempo il dibattito politico cittadino si gioca quotidianamente su uno sterile rimpallo delle responsabilità tra maggioranza e opposizione e su notizie giornalistiche non supportate da tale documentazione, mentre la cifra sarebbe aumentata fino a 13 miliardi di euro.
Nell'aprile 2010, con un'interpellanza a prima firma Emma Bonino, già si chiedeva al governo di riferire con urgenza sulla delicata gestione dell'enorme massa debitoria accumulata; nella fase di discussione in commissione del milleproroghe i senatori Radicali hanno chiesto al rappresentante del governo di produrre la documentazione che potesse consentire formalmente al parlamento di avere conoscenza della situazione. Tutte queste richieste sono rimaste inevase e nel milleproroghe si arriva così a chiedere al parlamento di approvare un documento senza fornirglielo e senza che esso abbia mai avuto modo di valutarlo. Una gestione commissariale proprio perché straordinaria e in deroga alla legge dovrebbe garantire un livello massimo di controllo istituzionale e di trasparenza ma così non è. Per questi motivi la delegazione radicale al Senato ha presentato degli emendamenti abrogativi ai commi del milleproroghe contenenti misure sulla gestione commissariale del debito del comune di Roma.
Comunicato stampa dei senatori Radicali Emma Bonino, Marco Perduca e Donatella Poretti
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