La bella, profonda, così tempestiva dichiarazione scritta del presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek, per deplorare ufficialmente e protestare contro il regime ugandese per l’assassinio del compagno radicale di Certi Diritti, David Kato, è un segnale felicemente contraddittorio rispetto al desolato deserto europeo nel quale, purtroppo, tutti noi possiamo constatare di vivere.
Mi permetterei di sottolineare anche alle massime autorità della nostra Repubblica che - ancorché si parli di un Radicale e quindi, secondo il nostro regime, daclandestinizzare se possibile anche in morte - una loro parola sulla morte di DavidKato onorerebbe non solo la memoria di questo nostro compagno, che di per sé non ne necessita, ma la Repubblica stessa, ancorché sarebbe evidente solo se si procedesse a una Tac del regime nostrano.
E visto che ci siamo, vorremmo segnalare alla loro attenzione che un altro nostro compagno, BiramDahAbeid, consigliere generale del Partito Radicale Nonviolento, è da settimane in carcere in Mauritania, colpevole di un'azione contro la realtà schiavistica che riguarda almeno il 25 per cento di quella popolazione, e che riteniamo naturalmente in grave pericolo.