Dichiarazioni di Francesco Poirè, segretario dell’Associazione Radicale Enzo Tortora – Radicali Milano
“Quando vengono superati i limiti della decenza per una vita dignitosa?”
Secondo il vicesindaco De Corato quello che emerge grazie alle ordinanze razziste del coprifuoco in alcune zone della città sono: “situazioni borderline, sovraffollamento per affitti in nero a irregolari, impianti a rischio, pessime condizioni igieniche-sanitarie.”
Peccato che il vicesindaco non abbia aderito, pur potendo in quanto anche deputato della Repubblica, all’iniziativa radicale del Ferragosto in carcere, facendo visita alla Casa Circondariale di San Vittore, nel centro di Milano.
Si sarebbe accorto che mentre in città le persone dividono 30 mq in 5, nell’istituto penitenziario si riescono anche a far stare 11 persone in 25 mq e 6 persone in 9 mq.
Bisogna anche considerare che mentre le situazioni esterne a San Vittore sono dettate dalla povertà e dalla condizione di clandestinità che toglie ai cittadini qualsiasi diritto e qualunque possibilità di emergere e di ottenere contratti in regola (lavoro, affitto, ecc), gli inquilini delle celle di San Vittore sono costretti ad una vita indecorosa dalle Istituzioni che li hanno in custodia, in violazione delle proprie leggi e delle indicazioni della Corte Europea (7 mq per detenuto come stabilito dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo nella sentenza Sulejmanovic VS Italia del 2009). A San vittore si resta 20 ore al giorno rinchiusi con scarafaggi e blatte che infestano l’instera struttura, fornellini a gas appoggiati sui lavandini accanto al wc, sovraffollamento intollerabile.
Mi rendo disponibile fin d’ora per accompagnare De Corato in una visita all’istituto milanese per fargli conoscere la realtà di degrado in cui versa l’intera struttura. Vederà così “le condizioni borderline, sovraffollate, con impianti a rischio e le pessime condizioni igieniche-sanitarie” in cui le istituzioni costringono i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria, i cui alloggi non versano certo in condizioni molto diverse da quelle degli altri “ospiti” della struttura.