
Comunicato dell'associazione Radicali Catania
Catania, 12 febbraio 2010
Stati Generali della città di Catania: è sorprendente che si parli di partecipazione dei cittadini quando continuano ad essere negati fondamentali diritti democratici previsti dallo Statuto.
Il Consiglio comunale approvi subito il regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione.
L'avvio degli Stati Generali della città di Catania non può che lasciare perplessi quanti hanno a cuore democrazia, legalità e rispetto delle regole.
I promotori dell'iniziativa, a partire dal Sindaco Stancanelli, parlano di "confronto attivo e partecipato con l'intera città" e dicono di voler "proseguire sulla strada dell'ascolto e della partecipazione democratica", mettendo al centro il cittadino e le sue esigenze.
Ma a Catania il deficit di democrazia dell'ente comunale è tale che ai cittadini, da 15 anni, vengono negati fondamentali diritti di partecipazione, espressamente previsti dallo Statuto del 1995. Facoltà basilari, come quella di promuovere un referendum comunale o una petizione, oppure presentare uno schema di delibera popolare, o indirizzare un'istanza all'Amministrazione, non possono essere concretamente esercitate dai cittadini di Catania perché il Consiglio comunale non si è mai preoccupato di emanare l'apposito regolamento sugli istituti di partecipazione.
Che senso ha parlare di partecipazione dei cittadini quando poi, ai cittadini stessi, è impedita la possibilità di utilizzare gli strumenti di democrazia diretta previsti dallo Statuto? Si vuole dare realmente voce alla città o si è davanti alla solita operazione mediatica di facciata attraverso la quale si vuole contrabbandare per partecipazione democratica un coinvolgimento filtrato e non scomodo? C'è una proposta di regolamento sottoscritta da migliaia di catanesi, fatta propria dal Pd e presentata come delibera a prima firma Saro D'Agata: cosa aspetta il Consiglio comunale per discuterla e approvarla?
Ci auguriamo che il Sindaco e le personalità del Comitato di presidenza non vogliano ignorare questa grave ferita al tessuto democratico della città. E chiediamo al presidente del Consiglio comunale di calendarizzare la discussione sulla proposta di regolamento. Partiamo da qui: dal rispetto dello Statuto e dai diritti dei cittadini. Altrimenti, per cortesia, non si parli di partecipazione.
Fonte: http://www.radicalicatania.org/2010/02/al-via-gli-stati-generali-della-citta.html [4]