Lettera a La Stampa
Egr. Direttore,Ho letto con piacere la lettera di Giampiero Monaca su La Stampa del 18 novembre. A mio avviso l'Agrivillage è un'idea già vecchia prima di essere attuata, una concezione superata di modernità. Veramente si vuole far credere che un outlet della Barbera e del cardo gobbo farebbe bene all'economia agricola ed al turismo dell'Astigiano e che tedeschi, giapponesi ed americani sceglieranno di farsi un giro in un villaggio di cartapesta a valle piuttosto che in cantine e cascine tra Langhe e Monferrato?Le idee che servono ad Asti e Provincia sono molto più semplici ed economiche di maxicomplessi in periferia: ad esempio si potrebbe creare un Agrivillage virtuale mettendo i produttori agricoli, le enoteche, i ristoranti tipici, le cantine etc. in una rete consultabile tramite web o un applicazione per smartphone grazie alla quale qualsiasi turista in provincia possa muoversi liberamente, senza perdersi, e godere veramente di ciò che l'Astigiano può offrirgli ovvero molto più di un outlet village.Salvatore GrizzantiAssociazione radicale Adelaide Aglietta – Radicali Italiani
http://radicaliasti.blogspot.com/2010/11/agrivillage-meglio-un-app-per-i-phone.html
18 Novembre, 2010 - 20:38
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Fonte: http://radicaliasti.blogspot.com/2010/11/agrivillage-meglio-un-app-per-i-phone.html [4]
